L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il rapporto effettuato dal Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Qualità dell’aria indoor.
L’obiettivo del rapporto è quello di fornire una serie di raccomandazioni, da seguire negli ambienti domestici e lavorativi, necessarie a mantenere un discreto livello di qualità dell’aria indoor in relazione al contenimento del rischio di contagio da COVID-19.
All’interno del rapporto vengono distinti due differenti tipologie di ambienti indoor:
- Ambienti domestici;
- Ambienti lavorativi.
Misure generale necessarie per l’ambiente domestico
L’ambiente domestico, anche nella fase 2, rappresenta comunque uno dei luoghi dove le persone trascorrono più tempo durante la giornata (es. famiglie, individui più vulnerabili, lavoratori in modalità smart-working).
Si riportato pertanto nel seguito una serie di misure e azioni, da adottare su base giornaliera nel periodo di permanenza all’interno della abitazione, necessarie per prevenire/limitare l’inquinamento dell’aria indoor ed ostacolare, per quanto possibile, la trasmissione del SARS-CoV-2.
- Garantire l’aerazione naturale degli ambienti domestici aprendo frequentemente finestre e/o balconi così da garantire un buon ricambio d’aria. I tempi di apertura devono variare in base al numero di persone e delle attività svolte all’interno dell’ambiente in questione.
Si consiglia di aprire i serramenti per pochi minuti più volte al giorno, rispetto a una sola volta per tempi lunghi.
- All’interno dei locali domestici privi di aerazione naturale, ma dotati di ventilatori/estrattori deve essere garantito, per tutto il tempo di permanenza, il continuo funzionamento di questi ultimi, così da poter ridurre le concentrazioni degli agenti patogeni nell’aria.
Tuttavia, è da ricordare che durante l’epidemia di SARS del 2003 in Cina è stata dimostrata la trasmissione virus, attraverso la diffusione di droplets veicolate all’interno delle abitazioni attraverso le condotte aerauliche da servizi igienici dotati di ventilatori/estrattori.
- Nel caso in cui l’appartamento sia dotato di impianto centralizzato di riscaldamento (es. termosifoni), è necessario mantenere idonee le seguenti condizioni microclimatiche:
- evitare l’aria troppo secca;
- mantenere un certo grado di umidità relativa nell’aria (solitamente in un ambiente indoor domestico l’umidità relativa varia dal 30% al 70%).
- Nel caso in cui alcuni ambienti dell’abitazione siano dotati di impianti autonomi di riscaldamento/raffrescamento (es. pompe di calore split) oppure ventilconvettori è opportuno:
- Pulire regolarmente ad impianto fermo, in base alle indicazioni fornite dal produttore ed indicate all’interno del manuale d’uso, i filtri dell’aria dell’impianto cosi da mantenere adeguati i livelli di filtrazione. Evitare di spruzzare prodotti per la pulizia direttamente sul filtro per non inalare sostanze inquinanti;
- aprire regolarmente i balconi e le finestre;
- pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione con panni in microfibra inumiditi con acqua e con i comuni saponi, oppure con una soluzione di alcool etilico con una percentuale minima del 70%, asciugando successivamente.
Per le pulizie quotidiane delle abitazioni, una particolare attenzione deve essere posta alle superfici toccate più frequentemente
Utilizzare panni in microfibra inumiditi con acqua e con i comuni saponi sapone e/o con alcool etilico con una soluzione di alcool etilico con un contenuto minimo del 70% o con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici e allo 0,1% di cloro attivo per tutte le altre superfici da pulire. I detergenti a base di cloro non sono utilizzabili su tutti i materiali.
In tutti i casi:
- Eseguire le pulizie con guanti.
- Evitare di creare schizzi e spruzzi durante la pulizia.
- Arieggiare le stanze/ambienti sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia.
- Assicurarsi che tutti i prodotti di pulizia siano tenuti fuori dalla portata dei bambini, dei ragazzi e degli animali da compagnia. Conservare tutti i prodotti in un luogo sicuro.
- Prima di utilizzare qualsiasi prodotto è opportuno ricordarsi di leggere attentamente le etichette, le istruzioni d’uso.
- Rispettare le quantità raccomandate dai produttori, tutti i prodotti vanno usati con estrema cautela.
Misure generale necessarie per gli ambienti lavorativi
Deve essere sottolineato come nel contesto lavorativo la qualità dell’aria indoor, indipendentemente dagli effetti sulla salute, ha un’importante influenza sulle prestazioni e sul benessere fisico e mentale dei lavoratori. Nella attuazione della fase 2 risulta di fatto fondamentale implementare, riorganizzare e mettere in atto nuove disposizioni necessarie a salvaguardare la salute dei lavoratori e della collettività (es. adeguamento degli spazi, minimizzazione della presenza di personale, formazione, la ventilazione, l’utilizzo di DPI)
Come per l’ambiente domestico, di seguito, si riportano alcune raccomandazioni generali associate all’attuale epidemia virale, da mettere in atto giornalmente, per il mantenimento di una buona qualità dell’aria indoor negli ambienti lavorativi, quali:
- Garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti dove sono presenti postazioni di lavoro e personale attraverso una frequente apertura di finestre e balconi. I tempi di apertura devono variare in base al numero di persone e delle attività svolte all’interno dell’ambiente lavorativo. È preferibile aprire per pochi minuti più volte al giorno, che una sola volta per tempi lunghi.
- Negli edifici senza specifici sistemi di ventilazione può essere opportuno, preferibilmente, aprire quelle finestre e quei balconi che si affacciano sulle strade meno trafficate e durante i periodi di minore passaggio di mezzi o di lasciarle aperte la notte.
- Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione che movimentano aria attraverso un motore/ventilatore e consentono il ricambio dell’aria di un edificio con l’esterno.
Questi impianti devono mantenere attivi l’ingresso e l’estrazione dell’aria 24 h, 7 giorni su 7 (decrementando la ventilazione nelle ore notturne).
Proseguire in questa fase eliminando totalmente la funzione di ricircolo dell’aria per evitare l’eventuale trasporto di agenti patogeni nell’aria.
La decisione di operare in tal senso spetta generalmente al responsabile della struttura in accordo con il datore di lavoro.
Acquisire tutte le informazioni sul funzionamento dell’impianto VCM in dotazione.
- Negli edifici dotati di impianti misti di riscaldamento/raffrescamento con apparecchi terminali locali il cui funzionamento e regolazione possano essere centralizzati o regolati autonomamente (es. fancoil, ventilconvettori) questi vanno mantenuti fermi per evitare che, con il ricircolo dell’aria, si diffondano all’interno della struttura eventuali agenti patogeni, compreso il virus SARS-CoV-2.
- Si sottolinea l’importanza della pulizia settimanale degli apparecchi terminali locali (fancoil o ventilconvettore) nel caso di contemporanea condivisione dello stesso ambiente o stanza da parte di più lavoratori. Durante la pulizia dei filtri è necessario seguire le indicazioni riporte all’interno del manuale d’uso e nel capitolo precedente.
- Nel caso in cui alcuni singoli ambienti lavorativi siano dotati di:
- piccoli impianti autonomi di riscaldamento/raffrescamento con una doppia funzione e con un’unità esterna (es. pompe di calore split, termoconvettori);
- sistemi di climatizzazione portatili collegati con un tubo di scarico flessibile dell’aria calda appoggiato o collegato con l’esterno dove l’aria che viene riscaldata/raffrescata è sempre la stessa;
è opportuno pulire regolarmente in base al numero di lavoratori presenti nel singolo ambiente: ogni quattro settimane nel caso di singolo lavoratore (sempre lo stesso), in tutti gli altri casi ogni settimana i filtri dell’aria di ricircolo in dotazione all’impianto
- Pulire le prese e le griglie di ventilazione come indicato nel capitolo precedente.
- Garantire un buon ricambio dell’aria anche negli ambienti/spazi comuni (es. distributori di bevande). In questi ambienti deve essere garantita la pulizia/sanificazione periodica (da parte degli operatori professionali delle pulizie) e una pulizia/sanificazione giornaliera (da parte degli operatori addetti ai distributori automatici) delle tastiere dei distributori.
- Nel caso di singoli locali comuni senza finestre (es. archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc.), ma dotati di ventilatori/estrattori, questi devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario di lavoro per ridurre le concentrazioni degli agenti patogeni nell’aria.
- Nell’’utilizzo dei mezzi di trasporto. Nel corso della giornata prevedere di disinfettare il volante, la leva del cambio e la cintura di sicurezza quando si cambia il conducente del mezzo. Pulire e disinfettare almeno più di volta al giorno gli spazi e le superfici più toccate dai passeggeri. Ogni volta che si entra o si esca dal mezzo è opportuno pulirsi le mani con un gel idroalcolico.
- Gli addetti/operatori professionali che svolgono le attività di pulizia quotidiana degli ambienti e/o luoghi devono correttamente seguire le procedure, i protocolli e le modalità di pulizia utilizzando idonei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
- Le pulizie quotidiane degli ambienti/aree, devono riguardare le superfici toccate più di frequente Utilizzare panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone oppure con una soluzione di alcool etilico con una percentuale minima del 70% e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici e allo 0,1% di cloro attivo per tutti le altre superfici, tenendo in considerazione l’ambiente e la tipologia di materiale.
- Arieggiare gli ambienti sia durante sia dopo l’uso dei prodotti per la pulizia.
Nel caso in cui vi sia stata la presenza di casi sospetti di persone con COVID-19 all’interno dell’edificio, è necessario procedere alla sanificazione dell’ambiente, intesa come attività che riguarda il complesso di procedure e operazioni atte a rendere salubre un determinato ambiente mediante interventi di detergenza e successiva disinfezione. La sanificazione della stanza/area deve essere eseguita secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute (pulizia con acqua e sapone e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% e con alcool etilico al 70% per superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio).